“Non camminare davanti a me, potrei non seguirti;
non camminare dietro di me, non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco e saremo sempre amici.”.
(anonimo cinese)
Questa citazione ha subito colpito la mia attenzione per la sua immediatezza e chiarezza nel rappresentare la parità, intesa come modo di relazionarsi tra due persone; allo stesso tempo corrisponde a ciò che penso debba essere la relazione psicologo – persona.
Innanzitutto persona, e non paziente perché… beh, avere qualche difficoltà nella vita, nel lavoro, nella relazione di coppia, in famiglia… non significa essere malati!
Non solo, quindi, il riconoscimento e il rispetto dell’altro, ma anche il rispetto della sua natura, della sua unicità, della sua libertà. In fondo la persona è l’unica vera profonda conoscitrice di se stessa, è il regista della sua vita.